Lunghi silenzi
“Il perdono è una strada che mette alla prova il viaggiatore. Non si può mai prevedere quanto tempo ci vorrà e se porterà al risultato sperato, bisogna solo avere il coraggio di partire.”
Il coraggio di partire per dove? Bella domanda. Il coraggio di intraprendere un viaggio, un cammino, un sentiero che si snoda per molti chilometri. Per ognuno il percorso è diverso, la fatica è diversa, il risultato è diverso e non ci sono regole, nessuno lo conosce, varia a seconda di chi lo percorre.
“Alla fine del viaggio ci si troverà sulla cima di una montagna isolata nel cielo, perché più alta di ogni altra. Da lassù si dominerà la valle e la gente e le nostre paure. Sarà fresca l’aria, la inspireremo fino a sentire un senso di stordimento. Ci sfileremo dalle spalle lo zaino che abbiamo portato per mesi o per anni, e una volta aperto lo rovesceremo gettando nel baratro rabbia, risentimento, odio, desiderio di vendetta, rancore…
E la catarsi compiuta avrà un significato di purificazione e di bellezza, l’offesa verrà accettata, diventerà un ricordo e scivolerà nel passato. Non sarà dimenticata ma lascerà il cuore guarito.
Chi ha compiuto il viaggio sacrificando il proprio orgoglio riceverà in premio la possibilità di ricominciare a vivere sereno, come quando si esce di casa dopo un temporale e si vedono le nuvole nere che scompaiono all’orizzonte lasciando il cielo terso”.
Il perdono è il principale tema trattato in LUNGHI SILENZI, perdono che un figlio non intende dare al padre all’indomani dell’incidente stradale nel quale muore Corinne – rispettivamente moglie e madre dei due protagonisti – perché ritenuto colpevole di quella morte.
Una voce narrante racconta la storia: Corinne, Carlo ed il loro figlio Federico, personalità assai diverse, antitetiche, ciascuno chiuso nel proprio mondo. Nella trama troveremo l’amore tra un uomo e una donna, tra madre e figlio, tra padre e figlio, la passione per la montagna e quella per l’arte nelle sue varie accezioni, le ripercussioni che provoca la perdita di una persona cara e poi l’assenza, il rancore, il rimorso ed i molteplici aspetti psicologici causati dagli eventi che accadono nella vita di ciascuno di noi.
Corinne è una giovane pittrice “…con gli occhi verde chiaro dal taglio orientale, con la folta chioma di capelli ricci color rosso arancio che a stento riusciva a domare, con quella erre rotante tipicamente francese e con la delicatezza di tutta la sua persona. Era una donna esile, aggraziata, ed il particolarissimo fascino che emanava proveniva dal suo stare nel mondo, dal suo modo di muoversi, di parlare, di sorridere, di agitare le mani”.
Carlo invece è un uomo duro e intransigente: “Parco nelle effusioni, tiepido nel dimostrare qualunque forma di affetto, molto riservato, usciva raramente con gli amici e non aveva hobby – fin da ragazzo non ne aveva potuti avere perché per gli hobby ci volevano tempo e soldi. L’unica passione alla quale non aveva mai rinunciato era la montagna, arrampicare, camminare, esplorare, tutte cose che non costavano nulla”.
Federico, figura di maggior rilievo, è un ragazzo sensibile, emotivo e delicato. “Annaspava nella vita di tutti i giorni come in acque agitate senza saper nuotare – nel mare della scuola, tra le onde dei compagni più estroversi e più intraprendenti, nei gorghi delle difficoltà dell’adolescenza. Era come un vaso di vetro soffiato a mano dalle tinte tenui, dal suono cristallino, poco appariscente ma molto elegante”.
Dopo la morte di Corinne padre e figlio vivono il dolore della perdita in maniera diversa: Carlo lottando e combattendo, vivendo da solo tra casa, azienda e fughe in montagna, Federico stabilendosi a Parigi dove si svolgerà la sua vita. I due dopo un primo periodo caratterizzato da episodici contatti vivranno senza più vedersi né sentirsi per molti anni, come ha deciso e imposto Federico che, pieno di rabbia e di risentimento, insiste nel negare il perdono a suo padre.
Carlo cercherà di riavvicinarsi a lui in tutti i modi e gli episodi del romanzo si susseguiranno incalzanti fino ad arrivare ad un finale duro e imprevedibile.
anno 2020
CTL Editore
156 pagine
Prezzo € 14